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Al Musinf di Senigallia incontro con Enzo Carli per la Summer School di fotografia

Al Musinf di Senigallia incontro con Enzo Carli per la Summer School di fotografia

Al Musinf di Senigallia incontro con Enzo Carli per la Summer School di fotografia 

Al Musinf di Senigallia incontro con Enzo Carli per la Summer School di fotografia

SENIGALLIA – Venerdì 15 luglio, ore 21:00, proseguono al Musinf gli incontri di fotografia dell’estate 2016. Dopo  Maurer e la fotografia per le grandi campagne pubblicitarie, dopo la conversazione su Crocenzi tenuta da Gioacchino Castellani è la volta di Enzo Carli, sociologo e fotografo, autore di saggi e pubblicazioni sulla fotografia e sulla comunicazione per immagini. È stato anche il  direttore artistico di Human work, progetto europeo sulla fotografia. Due sue nuove fotografie, rappresentative di una vasta  e continua ricerca sono recentemente  entrate nella raccolta del Museo comunale d’arte moderna. Enzo Carli è uno degli autori particolarmente seguiti dal museo della fotografia di Senigallia per la sua presenza attiva nell’esperienza fondativa e nelle verifiche del “Manifesto del Passaggio di frontiera”.

In un recente intervento al corso di fotogiornalismo il prof. Bugatti ha descritto il quadro storico in cui si iscrive il lavoro di Carli, ricordando che a Senigallia il 14 gennaio 1995, al “Manifesto del Passaggio di frontiera”, di cui il Musinf conserva una raccolta fotografica, avevano aderito, sottoscrivendone i contenuti, oltre ad Enzo Carli, Gianni Berengo Gardin, Giorgio Cutini, Luigi Erba, Ferruccio Ferroni, Mario Giacomelli, Paolo Mengucci, Aristide Salvalai, Francesco Sartini, Sofio Valenti, testimoni: Loriano Brunetti e Marco Melchiorri.

Al Musinf di Senigallia incontro con Enzo Carli per la Summer School di fotografia Questo gruppo di fotografi, avevano appreso la lezione di Giuseppe Cavalli. Cavalli sosteneva che la fotografia è mezzo privilegiato, attraverso cui esprimere la visione del mondo e i rimandi della memoria, i sogni e le ansie generazionali. I fotografi del Manifesto aggiungevano poi che la vita psichica e relazionale, lo spazio esistenziale e le sue motivazioni interiori risultavano al centro del loro interesse. “Siamo” sostenevano “per la fotografia che nasce dalle emozioni e dall’intelletto, come un grido di risoluzione alla vita”. Jean  Claude Lemagny ha interpretato autorevolmente il senso della ricerca del Manifesto del passaggio di frontiera, scrivendo che la fotografia avvertiva da tempo il bisogno di trascendere la realtà, di trasfigurarla attraverso il filtro delle proprie emozioni.

Notava Lemagny che tra le avanguardie fotografiche erano in atto interessanti ricerche in cui l’operatore fotografico faceva corrispondere alle immagini nuovi significati spazio-temporali, recuperando alla fotografia una decisa progettualità. Il gruppo del Manifesto resterà attivo sino al 2004. Significative risulteranno poi, nel decennio 1995 -2004, ben sette verifiche dei risultati raggiunti. Parlando specificamente della fotografia di Enzo Carli Jean Claude Lemagny ha scritto che “a volte nell’occhio di Carli, la realtà si appoggia su sé stessa, riposa nel suo equilibrio, si armonizza. Così come esiste una logica tra parole e idee, esiste una logica tra le forme che ci appaga altrettanto profondamente. Nella fotografia queste forme sono costituite da ombre e luce e l’universo intero può rivelarsi attraverso queste soluzioni. Infinite possibilità attraverso le quali il fotografo sorprende e coglie l’istante favorevole, che poi condivide con gli altri. Carli si è spinto sino a distinguere le attiguità visive tra gli oggetti veramente visti, l’armonia degli spazi riportati sul piano dell’immagine fotografica, le tracce luminose lasciate nell’istante stesso in cui ciò avviene”. L’incontro al Musinf riveste particolare importanza poichè nei programmi del Musinf, disegnati sulle nuove possibilità di spazi che saranno fornite dal trasferimento in corso del Museo comunale nella nuova sede di palazzo del Duca, c’è finalmente la possibilità di valorizzazione adeguata della storia della fotografia Senigalliese, dal Gruppo Misa, a partire dalle raccolte Cavalli, Giacomelli, Ferroni, fino all’esperienza, meno nota ma non meno importante, degli autori del Manifesto del passaggio di Frontiera. Il Musinf aprirà la serie di mostre storiche al palazzo del Duca ospitando l’allestimento, da tempo programmato, della mostra “La Realtà ingannata” (Giacomelli, Ferroni, Salvalai).

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