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Piazza Aperta guarda avanti e pensa al futuro di Fermignano

Piazza Aperta guarda avanti e pensa al futuro di Fermignano

A due settimane dal voto Paolo Brandi fa il punto. Le prime patate bollenti per il giovane sindaco Feduzi

Le prime patate bollenti per il giovane sindaco Feduzi

FERMIGNANO – Da due settimana Fermignano ha una nuova Amministrazione comunale. Vediamo cosa ne pensa Piazza Aperta, con le parole di Paolo Brandi.

Il dopo elezioni amministrative. La lettura di “Piazza Aperta”.

<Con un’offerta elettorale fatta di cinque liste era inevitabile questa eterogeneità di risultati. Sapevamo che non ci sarebbe stata una lista che avrebbe sbaragliato gli avversari, e sapevamo che le due liste più forti elettoralmente erano quelle che si rifacevano ai vecchi schemi di destra\sinistra. Che la lista Bonci perdesse 1600 voti era difficilmente prevedibile mentre i voti presi dal PD e dal M5S, forte anche del vento in poppa a livello nazionale, sono sempre stati quelli che ci aspettavamo. Ora il Paese è frammentato, Fermignano Futura, governa legittimamente con il 34% dei consensi di chi si è recato a votare, saranno i prossimi 5 anni a farci capire se la maggioranza in Consiglio Comunale e la diversa maggioranza tra i cittadini possano in qualche modo dialogare per il bene comune. Un ringraziamento speciale al nostro capolista Bonita Cleri che ci ha completato per esperienza, capacità e passione e che rappresenterà Piazza Aperta nel consiglio comunale>.

Il dopo elezioni amministrative di “Piazza Aperta”. Un autolettura all’interno del gruppo

<Dopo le elezioni vincono sempre tutti. Noi abbiamo perso, questo è un dato, ma siamo altresì consapevoli che presentarsi senza un partito alle spalle, senza soldi, senza la potenza della comunicazione e senza una storia rappresentavano per certi versi il nostro punto di forza ma elettoralmente la nostra debolezza. La politica troppo spesso è percezione, e per cambiare o convincere la percezione della gente è necessario un tragitto più lungo di quello che abbiamo cominciato a percorrere. Quasi 700 voti, quasi tutti con espressione della preferenza, li siamo andati a cercare uno ad uno. Abbattuti? No, semmai carichi e convinti che questo possa essere l’inizio di un qualcosa di ancor più grande>.

Per essere la prima volta di un progetto trasversale e prettamente cittadino vi aspettavate quello che è stato?

<A mente fredda e razionalmente ci siamo detti che era prevedibile ciò che è stato, ed è stata una cosa bella. Siamo partiti in quattro amici a parlare di politica e prospettive locali e ci siamo ritrovati a valanga a crescere mese dopo mese, fino ad arrivare ad ottenere il 14% dei consensi di chi fino a febbraio nemmeno sapeva della nostra esistenza. Non è una vittoria, non è nemmeno un miracolo, ma è una cosa che ci gratifica e che da un senso a tutto il tempo che abbiamo dedicato in questi mesi a Piazza Aperta>.

Le prime patate bollenti per il giovane sindaco FeduziRifareste tutto daccapo oppure….?

<Certo che si, tutto. Sono stati i mesi più belli e stimolanti che ci possano essere per chi ama la politica, gli amici e Fermignano. E noi avevamo tutte e queste tre cose nello stesso posto. Nessun calcolo di opportunità, solo il piacere di stare con persone speciali a fare qualcosa di speciale, e la voglia di presentarlo alla gente. La sconfitta sarebbe stata stare chiusi in casa>.
Cinque anni per crescere ancora in opposizione e poi?

<Poi tutto evolve, nella vita e ancor più in politica. Ci comporteremo onestamente e con convinzione dei nostri mezzi. Staremo in Consiglio Comunale ma ancor più tra la gente, partendo dalle 700 persone che ci hanno dato fiducia. Abbiamo voglia di crescere senza mettere limiti a ciò che accadrà. Di certo c’è solo il fatto che continueremo a stimarci e a passare parte del nostro tempo dedicandolo a qualcosa di più grande di noi stessi, del singolo individuo>.

 Che cosa programmerete per inserirvi ancor di più nel tessuto cittadino?

<Noi siamo nati dalla voglia di condivisione di manifestazioni culturali, ripartiremo da li e andremo oltre. Cercheremo di organizzare eventi che esprimono in maniera chiara lo spirito di Piazza Aperta. Saremo sempre in bilico tra l’associazionismo e la politica amministrativa, ci dedicheremo a tutti gli aspetti che emergeranno dal Consiglio Comunale e al tempo stesso non ci limiteremo a fare opposizione di dentro. Noi ci opponiamo e ci opporremo sempre alla cultura del “tanto peggio”. la civicità della nostra lista è la nostra carta di identità, tutti possono entrare a far crescere Piazza Aperta, e noi continueremo a cercare quelle persone che portano Fermignano nel cuore. Non ci interessa la carriera politica, ci interessa la politica>.

Il futuro di “Fermignano Futura”?

<Ci auguriamo che sia buono, significherebbe che ne risente in maniera positiva il Paese. Non avevamo e non abbiamo nemici, avevamo e abbiamo avversari politici che hanno scelto strade diverse per partecipare alla vita pubblica di Fermignano>.

Parole di Paolo Brandi, una delle anime di Piazza Aperta, la lista civica delle ultime amministrative non appoggiata alle spalle da nessun partito e nessun movimento. Parole di una semplicità enorme che fanno capire anche a chi è “sordo”che cosa sia la civicità. Parole che fanno anche riflettere sulle due maggioranze di Fermignano: una che governa legittimamente (34%) e una diversa dei cittadini (66%) che attende i passi di chi sta a Palazzo. Fermignano non ha bisogno di parole ma di fatti. Il povero Feduzi ha già in mano la patata bollente della piazza, ridotta a recinto per il deposito di macchinari e attrezzi di una ditta in gravissima sofferenza finanziaria e economica. Si attendono le forti piogge: così la tanto agognata piscina è pressochè centrale, gratis e “nature”. Occorrerà solo portare secchielli, ombrelloni e sdraie. Il giovane Feduzi, siamo certi, ne uscirà dall’impasse ereditato dai 10 anni di pacche nelle spalle della legislatura Cancellieri, oggi in autocritica ritardata per la sconfitta elettorale rappresentativa di una bocciatura su tutta la linea. Non per nulla sono presenti le stesse criticità urbanistiche di una decade fa, eccetto l’ex area Lady Moon ma con in più l’ex Opificio Carotti, sia nella parte caduta sotto il nevone del 2012 che nella parte più storica (1400) di cui si demotivano persino le istituzioni preposte. Le chiamavano vergogne di Fermignano additando tutte le responsabilità al centrosinistra. Sono rimaste tali e quali a bandiera del pressapochismo ed indifferenza di chi ha amministrato da fine anni ‘80 a giugno 2016. Alla cartina di tornasole ora attendiamo “Fermignano Futura” appoggiata dal Pd ma non è il Pd. C’è grande attesa e speranza. Come sempre quando c’è un ricambio politico e generazionale della politica. Ora il “sogno” di Emanuele Feduzi è realtà. Faccia fantasticare tutti con i piedi per terra.  (eg)

 

 

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