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La Regione chiude una classe del Corso serale al Battisti di Fano

La Regione chiude una classe del Corso serale al Battisti di Fano

Il sindaco Massimo Seri promette: «Per difendere l’Istituto interesseremo i nostri rappresentanti regionali Minardi e Rapa»

La Regione chiude una classe del serale al Battisti di FanoLa Regione chiude una classe del serale al Battisti di Fano

 

di PAOLO MARIA ROCCO

FANO – La Regione boccia la formazione di una ulteriore classe al Corso serale del ‘Battisti’ di Fano e le proteste fioccano immediate e inesorabili. Commenti catturati al volo ma netti, inequivocabili: «Qualcuno in Regione dovrebbe proprio vergognarsi!», «È un vero stillicidio, una lenta tortura…».

La contestazione si allarga a macchia d’olio: i tentativi di impoverire l’Istituto Tecnico, Economico e Turistico “C. Battisti” sembra -dicono dall’interno dell’universo scolastico- sia la migliore occupazione, da circa nove mesi, di Provincia e Regione, i quali Enti, in procinto di andare in vacanza estiva partoriscono una polpetta avvelenata: colpire una delle migliori realtà scolastiche e formative e depredare la città di Fano… Per questo la protesta pubblica non può che adeguarsi ai toni tranchant adottati dagli ambienti istituzionali: «Siamo veramente delusi e stanchi: la Regione vuole che si facciano le barricate?!», oppure: «I politici-notai della Regione hanno fatto male i loro calcoli… Non ci stiamo a essere ridimensionati ingannevolmente!»… Tutti di questo tenore i rilievi che si sono potuti ascoltare non appena è stato reso noto che la Giunta regionale non intende approvare la formazione di una ulteriore classe (una classe 3^ di 30 alunni già iscritti) al Corso serale dell’Istituto scolastico fanese. Ciò equivale a decidere, paradossalmente, che non servono a nulla le 612 iscrizioni (560 nei corsi diurni e 52 nel serale) raggiunte dalla scuola: una cifra che le consente, invece, di mantenere la propria autonomia (la Dirigenza) e di evitare l’accorpamento con il Polo Tre di Fano. Un accorpamento che nessuno vuole per evidenti pasticci e disfunzioni che si verrebbero a creare nel regolare corso dell’attività didattica che produrrebbe una sola Dirigenza per quattro Istituti: un impoverimento del servizio formativo quando, al contrario, la Scuola e le sue specialità dovrebbero essere difese e valorizzate.

Interessante, poi, notare che qualcuno all’interno della compagine dei lavoratori della scuola rilevi evidenti idiosincrasie ad altri livelli interpretandole alla luce di questioni concomitanti: «È quanto meno singolare accertare che una giunta regionale a guida Pd voglia mettere in difficoltà una città governata proprio dal Pd. Perché l’accorpamento mira proprio a questo: continuare nella spoliazione dei servizi offerti dalla Città della Fortuna per privilegiare altre realtà territoriali… in vista forse dei ballottaggi alle elezioni amministrative?! Per cercare di recuperare, in quella tornata elettorale, ma sulla pelle di una intera città, quei voti che il Pd ha perduto ovunque?! Per punirla sulla questione-Ospedale?! Più che altro è un atteggiamento tafazziano: chiarisce che il Pd è arrivato alla frutta: non ha più idee né programmi condivisibili, né a livello nazionale né tantomeno locale. Insomma quanto sta facendo il Pd delle Marche è lo specchio dello stato confusionale del Pd nazionale. Chissà cosa ne pensa Renzi…».

E che vi siano altre incongruenze, l’anonimo professore non rinuncia a svelarlo: «E poi lo sappiamo tutti, in questo territorio ci sono scuole che davvero non hanno le carte in regola in quanto a dimensionamento scolastico. Ci auguriamo che adesso l’amministrazione fanese faccia sentire la sua voce, con decisione e forza». Mentre anche il consigliere di minoranza regionale, il fanese Mirco Carloni, sottolinea con chiarezza l’ennesima e, a detta di tutti, spregiudicata operazione della Giunta regionale contro il ‘Battisti’ e contro Fano, il sindaco Massimo Seri si impegna: «Non conosciamo ancora esattamente i dati su cui la Regione pare voglia cancellare una classe del serale del’Battisti’. Ci informeremo, questo è certo. Vogliamo sottolineare, però, che questa materia non è di nostra stretta competenza riguardando, appunto, prioritariamente, la Provincia e la Regione».

Vuol dire che il Comune di Fano non intende intervenire?: «Non esattamente. Vuol dire che ora ci doteremo di tutte le informazioni inerenti questa ulteriore questione e che, se la Regione dovesse permanere nella volontà di penalizzare il ‘Battisti’, convocheremo i nostri rappresentanti istituzionali regionali, Renato Claudio Minardi e Boris Rapa, perché si interessino subito degli sviluppi di questa vicenda. Detto questo, ribadisco che per Fano è importante ed essenziale che il ‘Battisti’ conservi la propria autonomia scolastica».

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