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A Trecastelli continuano gli sprechi dell’Amministrazione comunale

A Trecastelli continuano gli sprechi dell’Amministrazione comunale

Nuove accuse dei consiglieri Giuseppina Fattori e Nicola Peverelli: “Si risparmia solo sulle mense scolastiche con la soppressione delle quattro cucine delle scuole dell’infanzia”

A Trecastelli continuano gli sprechi dell’Amministrazione comunale

A Trecastelli continuano gli sprechi dell’Amministrazione comunale TRECASTELLI – Dai consiglieri comunali Nicola Peverelli (Lista Trecastelli ai cittadini) e Giuseppina Fattori (Lista Solidarietà Partecipazione) riceviamo:

“La controversa delibera del consiglio comunale, votata dalla maggioranza, dove è stata decisa la soppressione delle quattro cucine delle scuole d’infanzia e l’istituzione di un punto di cottura unico a Ponte Rio è stata motivata, tra l’altro, dall’esigenza di risparmiare. Difatti, secondo i calcoli fatti dall’amministrazione, la ristrutturazione delle cucine esistenti costerebbe 585.000 Euro, contro i 400.000 Euro della nuova cucina. A parte i forti dubbi che abbiamo sui costi delle ristrutturazioni, l’intento di risparmiare proprio su questo servizio, così delicato, come la mensa dei bimbi, ci sembra paradossale in un comune dove le “spese strane”, che non è esagerato definire sprechi, non mancano.

Tanto per cominciare la fusione tra comuni ha fatto registrare un aumento delle indennità dei singoli amministratori, sindaci e assessori. Il sindaco percepisce 1794 Euro mensili, cosa che non apparirebbe eccessiva se non fosse che continua a mantenere il suo lavoro, quindi si tratta di un “doppio stipendio” il suo, in quanto, a differenza di altri sindaci di comuni limitrofi, non svolte il suo incarico a tempo pieno. Il vicesindaco percepisce 1079,49 Euro mensili, con una disponibilità di quattro ore settimanali, solo su appuntamento, per ricevere i cittadini. Anche lei continua a svolgere il suo lavoro, certo, poi ci sono le riunioni di giunta e di consiglio, peraltro rare; ma per quattro ore di disponibilità settimanali nei confronti dei cittadini queste indennità ci sembrano un po’ eccessive. I quattro amministratori responsabili di area hanno un’indennità aggiuntiva oltre al loro stipendio di base, di ulteriori circa 13.000 euro l’anno.

Tanti soldi se ne vanno nelle cosiddette spese correnti, spese per tanti servizi che così efficienti non sembrano.

Il Villino Romualdo, gestito dalla cooperativa Undicesima ora, ha costi del personale di circa 24.000 euro annui, cioè più di 2.000 euro mensili a fronte di un orario complessivo della struttura – tra museo e biblioteca i cui orari spesso coincidono – di 11 ore settimanali per quasi tutto l’anno tranne qualche ora in più nel periodo estivo, Poi ci sono 6000 Euro annui per gli eventi, 9000 Euro di utenze, altri 3500 per altri servizi (adesione al SBL) che fanno 42.500 Euro annui per una struttura che appare quasi sempre o chiusa o vuota.

L’anno scorso per alcuni laboratori del centro giovanile, nel periodo estivo, con orario pomeridiano, sono stati spesi 10.000 per un paio di mesi di servizi non a tempo pieno: il centro giovanile di Trecastelli che, scommettiamo, molti giovani neanche sanno che esiste. Sono stati spesi 15.000 Euro per l’organizzazione del doposcuola, la cui frequenza era garantita da un pulmino che è costato al Comune ulteriori 1.000 Euro al mese. Quindi oltre 20.000 euro per un servizio non frequentato dalla maggioranza dei bambini residenti.

All’ufficio tecnico sono presenti sei dipendenti comunali, di cui nessuno in grado di firmare progetti del Comune, i quali vanno commissionati a studi esterni con ulteriori oneri per le tasche dei cittadini. L’ufficio ragioneria, con sei dipendenti, ha il servizio buste paga esternalizzato: significa che i contabili del comune pagano altri contabili, esterni, per fare le proprie buste paga e quelle degli altri dipendenti comunali. C’è un ufficio cultura con un dipendente a tempo pieno e con la necessità di spendere 5000 euro annue di consulenza per la promozione turistica e ulteriori 5000 euro per un servizio di informazione e comunicazione sociale riguardante l’attività istituzionale. Potremmo continuare, ma il nostro intento è propositivo: proponiamo di razionalizzare queste spese, tagliandone alcune. Cultura, servizi sociali, servizi amministrativi e tecnici sono importanti per una comunità, ma gli sprechi vanno eliminati in qualsiasi campo. Se si eliminano gli sprechi allora diventa più facile trovare risorse per le cose importanti come le mense dei bambini, la qualità del cibo, che significa poi qualità della vita in un territorio”.

Nelle foto: il Villino Romualdo ed i consiglieri comunali Nicola Peverelli e Giuseppina Fattori

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