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A Serra de’ Conti esplode la guerra dei comunicati

A Serra de’ Conti esplode la guerra dei comunicati

L’Amministrazione comunale attacca la minoranza: “Arranca tra contraddizioni e polemiche”

A Serra de' Conti esplode la guerra dei comunicati

SERRA DE’ CONTI – Le elezioni amministrative sono lontane ma a Serra de’ Conti è già stata avviata una vera e propria guerra dei comunicati tra l’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Ernesto Tassi,  e l’opposizione consiliare. Quest volta ad intervenire è l’Amministrazione comunale. Questo il testo del critico intervento:

“Il brutto intervento del Gruppo Consiliare Serra Democratica e Indipendente, pubblicato dai media e trasmesso alla redazione del giornalino comunale, mostra tutta la loro incertezza ad occuparsi della comunità in modo sereno e politicamente serio. L’attacco personale appartiene a chi non ha una proposta politica chiara ed è indotto a inutili provocazioni, in realtà gli argomenti motivo di contestazione, se trattati con concretezza, trovano risposte semplici e immediate.

Quanto alla Caserma dei Carabinieri, il gruppo consiliare indicato ha proposto di investire circa 500.000 euro per ampliare la sede attuale: cioè spendere denaro pubblico su una proprietà privata. A nostro avviso, un’operazione improponibile sul piano politico-amministrativo. Molto più semplicemente, l’Amministrazione, dopo vari incontri, ha infine proposto all’Arma un contributo sull’affitto, così come consentito dalla legge di stabilità, un’ipotesi più sostenibile dal bilancio comunale.

Il Consiglio comunale, il 16 aprile scorso, ha approvato una Mozione sulla Sicurezza molto semplice e chiara: installazione della videosorveglianza, richiesta di azioni più decise contro i furti, potenziamento delle forze dell’ordine (peraltro, ringraziamo le Autorità preposte per l’aumento dei Carabinieri in servizio a Serra de’ Conti) e maggiore impegno delle rappresentanze politiche regionali e nazionali. I Consiglieri di opposizione evidentemente non sono sereni, al punto tale da commettere l’errore di non aver votato quella Mozione, una scelta (o, meglio, una contraddizione) per noi assolutamente incomprensibile.

La rinuncia del nostro Comune all’uso del Glifosate (un diserbante ritenuto pericoloso da importanti autorità sanitarie), appare pienamente coerente con l’attenzione all’ambiente sempre dimostrata dalla nostra Comunità (es. applicazione del Reg. Cee n. 2078/92 , premi ottenuti per la raccolta differenziata, formazione data ai giovani per il rispetto dell’ambiente, ecc.). Insieme ai Comuni di Jesi e Arcevia, stiamo sperimentando un prodotto ecologico per il quale, occorre dirlo onestamente, spenderemo un pò di più per salvaguardare la SALUTE di tutti. Noi pensiamo che sia una scelta giusta, di cui naturalmente ci assumiamo la responsabilità.

Per le manutenzioni stradali e degli edifici pubblici nel 2016 abbiamo destinato circa le stesse risorse degli anni passati, mentre per il 2017-2018 abbiamo stanziato ulteriori 400.000 euro per interventi strutturali sulle strade comunali. Un impegno importante, nell’attuale crisi della finanza pubblica, e una scelta già compiuta con l’approvazione del bilancio, un documento di programmazione fondamentale per ogni Comune, al quale la minoranza non ha dato alcun contributo fattivo e concreto.

Quanto al Monastero, gli interventi per la salvaguardia e la valorizzazione dei beni culturali sono tra i punti importanti del nostro programma, approvato nella prima seduta del Consiglio comunale in questa legislatura, come prevede la legge. La rifunzionalizzazione del complesso monastico è già concordata nell’ambito dei fondi comunitari 2014-2020, con obbietto il rilancio delle aree rurali dell’interno, quindi una prospettiva concreta per favorire i settori agroalimentari, artigianali e manifatturieri.

Sul piano più propriamente politico, abbiamo la netta impressione che quando si alza troppo il tono della voce e si scade in brutte polemiche, lo si fa per paura di non essere più ascoltati, per il timore di veder traballare quelle certezze che sembravano così solide ma che, in realtà, si sgretolano ogni giorno di più, con il passare del tempo”.

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