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“Le cucine nelle scuole di Trecastelli non si toccano”

“Le cucine nelle scuole di Trecastelli non si toccano”

“Le cucine nelle scuole di Trecastelli non si toccano”  

Un gruppo di genitori critica la decisione presa, a maggioranza, dal Consiglio comunale di sopprimere le quattro mense delle scuole dell’infanzia per farne una unica per tutto il territorio comunale

“Le cucine nelle scuole di Trecastelli non si toccano”

TRECASTELLI – Da un gruppo di genitori di Trecastelli. riceviamo: “La decisione, presa dal consiglio comunale di Trecastelli, a maggioranza, di sopprimere le quattro mense delle scuole dell’infanzia, per farne una unica per tutto il territorio comunale, è secondo noi sia sbagliata che dannosa per tante ragioni. La nuova mensa ha un costo di 400.000 Euro e sarà situata a Ponte Rio, gestita interamente da una azienda privata. I bambini che vanno a scuola a Ripe, o addirittura a Brugnetto, dovranno mangiare il cibo dopo un lungo trasporto, cucinato molto tempo prima. Inoltre ci è stato detto che ci sarà un miglioramento della qualità del cibo e nello stesso tempo un risparmio, ma questo ci sembra una evidente contraddizione. La qualità, lo sappiamo tutti, si paga e se bisogna risparmiare non è opportuno certo cominciare dalla qualità del cibo dei bambini e delle bambine. La qualità del cibo incide sulla salute e sul benessere, è qualcosa di troppo importante per essere oggetto di decisioni affrettate e calate dall’alto. Abbiamo inoltre dubbi sulle cifre elencate nello studio di fattibilità che integra la delibera, diversi di noi svolgono professioni che consentono di interpretare preventivi economici e tecnici, tali cifre ci sembrano frutto di una forzatura per far passare questa decisione come qualcosa di inevitabile. I genitori presenti prima della seduta consigliare, avevano chiesto al sindaco almeno di rimandare l’approvazione, al fine di concedere più tempo per un provvedimento così rilevante, ma ci è stato negato anche questo.

“Noi siamo dell’opinione che sarebbe più razionale investire denaro nella ristrutturazione delle mense già esistenti, che rappresentano allo stato attuale un servizio di eccellenza. Avere una mensa vicino ai bambini consente tra l’altro di rispondere immediatamente ad alcune loro esigenze individuali, o temporanee: ad esempio se un giorno si sentono poco bene possono aver bisogno di un pranzo diverso.

“La fusione, è stato ribadito anche in questa circostanza, ha consentito al nuovo comune di avere molti contributi economici straordinari, soldi in più nelle sue casse: non sarebbe meglio investirli nella salute e nella qualità della vita dei più piccoli?

Per queste ragioni ci opponiamo e continueremo ad opporci a questa decisione dissennata, presa senza un vero confronto con noi. Daremo vita ad un comitato allo scopo di contrastare questa scelta amministrativa, intraprendendo tutte quelle iniziative che riterremo opportune”.

 

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