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Quattro step per rilanciare il turismo a Marotta

Quattro step per rilanciare il turismo a Marotta

Le indicazioni di Elisa Marchetti, candidata con la Lista Marotta

Quattro step per rilanciare il turismo a Marotta

Quattro step per rilanciare il turismo a MarottaMAROTTA- Elisa Marchetti, albergatrice, laureata in Economia del turismo con specializzazione in marketing delle destinazioni turistiche, formazione in grandi catene alberghiere, con esperienze in Italia e all’estero, vice presidente e ora consigliere degli Alberghi consorziati di Fano, Torrette e Marotta, tra i soci fondatori dell’associazione Riviera delle Lanterne, candidata della Lista Marotta, è una professionista che il turismo lo vive, lo respira, lo ama. E ci spiega la sua idea di turismo e le azioni imminenti che la prossima amministrazione dovrebbe intraprendere.

“Tenendo conto del contesto economico e politico in cui ci troviamo – spiega la Marchetti – a livello turistico è necessario lavorare su 4 livelli: promozione, accoglienza, programmazione, supporto, da pianificare in differenti fasi temporali all’interno di un unico piano strategico per il settore.
> Il primo step è il rafforzamento dell’immagine turistica della città. Definire cosa vogliamo diventare: individuare i punti di forza e debolezza, identificare il nostro target e i competitor, stabilendo dove andare, senza dimenticare la forza delle nostre origini di villaggio di pescatori ai piedi del borgo storico.

Seconda attività di questa prima fase è la comunicazione. Determinato chi siamo e il nostro prodotto, dobbiamo veicolare il messaggio attraverso il potenziamento degli strumenti online, ovvero la presenza web e i social network, l’utilizzo di strumenti di webmarketing, l’uso di storytelling, video e reportage, anche attraverso il coinvolgimento di giovani fotografi locali e blogger, in linea con quanto già da tempo sta attuando la Regione Marche. Le idee sono molte e non necessariamente prevedono l’investimento di grandi budget.
> Il secondo step di lavoro deve essere incentrato sull’accoglienza, che significa decoro urbano e vivacità nella programmazione.

La città deve essere maggiormente curata, alleggerita dal traffico e preferibilmente servita da

collegamenti con parcheggi a monte.

Anche in questo caso, a volte sono sufficienti piccoli accorgimenti e un po’ di creatività per dare un’immagine più attenta e vicina alle esigenze del turista.

> Per la programmazione, terzo passaggio fondamentale, le parole d’ordine devono essere sinergia e condivisione, attivate tramite incontri pianificati e regolari che coinvolgono operatori e associazioni. Tutti riuniti in un tavolo tecnico permanente, per promuovere una proposta ricca, partecipata e nota a tutti, sulla quale gli operatori possano incentrare le proprie attività promozionali.

Gli eventi e le iniziative già attive devono essere aiutate e comunicate, con la collaborazione di tutti i soggetti coinvolti.

L’amministrazione deve fungere da coordinamento, soggetto promotore e supporto, economico se possibile, ma anche di sostegno nell’organizzazione e gestione degli eventi. L’obiettivo è arricchire la stagione e creare occasioni di svago, anche in collaborazione con le vicine località.

L’ufficio del turismo deve diventare il riferimento per il turista e gli operatori, ma deve coinvolgere anche i cittadini che vogliono scoprire e vivere maggiormente il territorio e le molte occasioni che offre.

> Contemporaneamente, l’Amministrazione deve supportare gli operatori sia in termini di snellimento di tariffe e pratiche burocratiche, sia sviluppando un piano particolareggiato che incentivi gli investimenti. Ultimo step è infatti la necessità di lavorare sulla creazione di progetti volti al reperimento di fondi per importanti opere strutturali, che vanno dalla difesa delle spiagge, tra scogliere e ripascimento, opera di immediata e imprescindibile importanza, a opere di viabilità e realizzazione di strutture.

L’amministrazione deve infine monitorare su quanto accade a livello nazionale in ambito Bolkestein (ndr la direttiva dell’Unione Europea sulla liberalizzazione dei servizi, che tocca anche il tema delle concessioni demaniali), in base a quanto già sottoscritto ad aprile in sede regionale per la conferenza Stato Regioni e, soprattutto, preparare con anticipo l’evidenza pubblica in modo da tutelare le aziende esistenti”.

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