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L’importante ruolo del gruppo Virgo dell’Università di Urbino

L’importante ruolo del gruppo Virgo dell’Università di Urbino

Grazie al supporto dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, ha sin dall’inizio partecipato alla grande avventura scientifica che ha portato alla scoperta delle onde gravitazionali a 100 anni dalla previsione di Albert Einstein

Urbinoparte del gruppo Virgo con il rettore Stocchi e prof. Vetrano

URBINO – Il Comitato Internazionale di Selezione del “Breakthrough Prize in Fundamental Physics”, nella sua riunione a San Francisco ha deciso di assegnare il premio “Special” alla Collaborazione che ha scoperto le onde gravitazionali a 100 anni dalla previsione di Albert Einstein. Il premio ordinario di 3 milioni di dollari è un premio internazionale assegnato annualmente alle ricerche migliori nel campo: il premio speciale è un premio eccezionale (dello stesso importo) riservato a quelle scoperte che rivoluzionano il mondo della Fisica.

Il premio odierno è stato diviso in due parti: la prima parte di un milione di dollari ai tre padri delle antenne gravitazionali interferometriche (Ron Drever e Kip Thorne, di CalTech; Rainer Weiss dell’MIT; tutti già da tempo professori emeriti nelle proprie Università); la seconda parte di 2 milioni di dollari a tutti i ricercatori che hanno collaborato a questo studio pluridecennale e al suo successo. Tra questi vi è il gruppo Virgo dell’Università di Urbino che, grazie al supporto dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, ha sin dall’inizio giocato un importante ruolo in questa avventura scientifica.

“È certamente giusto il riconoscimento esplicito a chi, molti anni fa, ha messo in gioco tutto il suo avvenire scientifico per questo sogno – ha riconosciuto Flavio Vetrano, ordinario di Fisica all’Università di Urbino – così come è giusto il riconoscimento per chi, raccogliendo il testimone, ha portato a termine un’impresa così esaltante e difficile. L’Italia ha i suoi meriti in questo successo: speriamo che una politica della ricerca lungimirante, partendo da questi risultati di cui può giustamente rallegrarsi, si ricordi di offrire ai suoi giovani – ha continuato Vetrano – la possibilità di spendere qui i propri talenti; troppo spesso, nonostante queste dimostrazioni di eccellenza, i nostri giovani devono andare all’estero per poter proseguire il loro cammino di studio e di scienza.

Oltre all’umana comprensibile delusione, più pragmaticamente subiamo un immenso danno economico: seminiamo e investiamo a nostre spese, ma all’epoca del raccolto regaliamo i frutti alla concorrenza”.

Prima di oggi, questo premio in “cascata” di dollari, era stato assegnato solo due volte: a Steven Hawking per la sua scoperta della “radiazione di Hawking” legata ai buchi neri previsti dalla Relatività Generale e alle collaborazioni internazionali Atlas e Cms per la scoperta del bosone di Higgs. Elenchiamo il gruppo Virgo di Urbino, che verrà onorato del premio: oltre a Flavio Vetrano, fondatore del gruppo, i fisici Andrea Viceré, Filippo Martelli, Gianluca Maria Guidi, Francesco Piergiovanni, Jan Harms; gli astronomi Marica Branchesi, Giulia Stratta, Giuseppe Greco; l’ingegnere Matteo Montani; il neo dottorato Lorenzo Cerboni Baiardi. (eg)

Nella foto: parte del gruppo Virgo con il rettore Stocchi e prof. Vetrano

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