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Tunisino arrestato per borseggio in un cantiere edile

Tunisino arrestato per borseggio in un cantiere edile

L’uomo è stato bloccato dai carabinieri di Marzocca in località Forcella

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SENIGALLIA – I carabinieri della Stazione di Marzocca hanno arrestato un trentottenne tunisino, residente a Falconara Marittima, responsabile di furto aggravato di un borsello.

Ieri pomeriggio, la pattuglia della Stazione di Marzocca, nel corso di un servizio per il controllo del territorio, mentre percorreva la strada statale Adriatica sud in località Forcella notava un uomo, di corporatura piuttosto robusta, che correva in via Piave in direzione della Statale inseguito da altre due persone. I Carabinieri, avendo intuito che verosimilmente era successo qualcosa di grave, scendevano dall’auto di servizio e si ponevano subito anche loro all’inseguimento del fuggiasco che veniva prontamente bloccato. Le persone sopraggiunte riferivano ai carabinieri di essere operai di un vicino cantiere per la ristrutturazione esterna dello stabile sito in Via Po n.44 e che poco prima, l’uomo che stavano rincorrendo si era introdotto di nascosto nella baracca del cantiere, dove loro ripongono gli indumenti, gli oggetti personali e le attrezzature di lavoro, comunque collocata all’interno dell’area recintata davanti al palazzo in ristrutturazione, dove si era impossessato di un borsello (tipo marsupio) di proprietà di un collega.

Uno degli operai precisava di aver sorpreso l’uomo nella baracca e di avergli chiesto cosa stesse cercando, ma il tunisino con prontezza si era divincolato dandosi alla fuga.

La refurtiva, contenente il portafogli con 100 euro in contanti, la carta di credito, il bancomat ed i documenti personali, è stata interamente recuperata e restituita al derubato un 41enne di Jesi.

Dopo le formalità di rito il tunisino è stato trattenuto nelle camere di sicurezza della Caserma di Via Marchetti a Senigallia in attesa dell’udienza di convalida e del rito direttissimo.

Questa mattina il Tribunale di Ancona ha convalidato l’arresto applicando al tunisino la misura cautelare dell’obbligo di firma, rinviando su richiesta della difesa la discussione del processo al prossimo 15 giugno.

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