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Senigallia, troppi dubbi sul piano urbano del traffico

 

Senigallia, troppi dubbi sul piano urbano del traffico

Le preoccupazioni del consigliere comunale del MoVimento 5 Stelle Marco Bozzi dopo le affermazioni fatte in Commissione dall’assessore Enzo Monachesi

Senigallia, troppi dubbi sul piano urbano del traffico

movimento5stellelogonuovo888di MARCO BOZZI*

SENIGALLIA – Si è svolta mercoledì 30 marzo la III Commissione consiliare, da me presieduta, avente come oggetto l’approfondimento della viabilità del Centro storico di Senigallia, a seguito di specifica richiesta del consigliere Perini.

In questo momento ci troviamo di fronte a cambiamenti nella struttura della città che avranno sicuramente delle ripercussioni sul traffico e sugli spostamenti dei cittadini all’interno del circuito urbano, per cui questa prima analisi del tema in Commissione è stato giusto e doveroso.

Devo tuttavia aggiungere che non mi ha rincuorato affatto ascoltare l’assessore Monachesi affermare che l’amministrazione non ha nessuna soluzione pronta per la viabilità di Senigallia che, al contrario, ha il sempre più crescente bisogno di un piano ben strutturato che possa seguire passo passo l’evolversi delle esigenze cittadine . Come, d’altronde, non mi ha rincuorato sentirlo dire che non era nemmeno il momento per dibattere di una soluzione in ambito di Commissione la quale, “in my humble opinion”, dovrebbe essere proprio il luogo deputato a chiarire come l’amministrazione vuole, invece, muoversi in questo ambito. Tuttavia durante quella che lui stesso ha definito quasi una chiacchierata, ho percepito tra le righe che secondo l’assessore Monachesi i parcheggi sono sufficienti ed il programma di smantellamento completo del Centro storico dalle auto  rappresenta un dogma amministrativo. La cosa non mi vedrebbe contrario a priori a questa soluzione se non avessi il forte sospetto che questo indirizzo sia stato preso senza ascoltare le numerose voci dei cittadini e commercianti del centro che, a più riprese, hanno denunciato la sordità dell’amministrazione alla loro richiesta di chiarimenti e rimodulazione delle scelte.

Come consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, ma anche in qualità di Presidente della Commissione, mi sono subito posto dei quesiti circa il Piano Urbano del Traffico del Comune di Senigallia la cui adozione,  ai sensi dell’art. 36 del Codice della Strada (D. Lgs. 285/1992 aggiornato con Legge n. 221/2015) è obbligatoria per i Comuni con popolazione residente superiore ai trentamila abitanti e la normativa prevede che il Piano Urbano del Traffico viene aggiornato ogni due anni (comma 5 dell’art. 36 già citato).

Sulla base di queste salde indicazioni mi è risultato spontaneo chiedere delucidazioni nel merito del Piano Urbano del Traffico all’assessore Monachesi, adducendo anche la necessità di poter visionare i documenti relativi e, con mia grande sorpresa, ho ricevuto la risposta che il Piano Urbano del Traffico non è stato rivisto da più di 6 anni.

Ma cosa significa questo? Significa che  la decisione di eliminare  completamente  i parcheggi in Piazza Garibaldi, di spostare  i  parcheggi degli autobus dallo Stadio alla Stazione F.S., e Dio solo sa cos’altro abbiano già deciso di fare i nostri amministratori, non è derivato da un concreto programma di sviluppo della viabilità cittadina, ma semplicemente stanno decidendo di volta in volta che direzione prendere, quasi come in una partita a risiko, senza pianificazione, senza bussola, senza timone, senza regole.

Il giorno dopo (31 marzo) i componenti della III Commissione (me incluso) si sono visti recapitare una mail ad oggetto “Trasmissione elaborati Piano del Traffico” da parte degli Uffici comunali nella quale è riportato: “Gentili consiglieri, a seguito della richiesta emersa ieri pomeriggio in commissione, trasmetto il link per scaricare gli elaborati PGTU e, allegato alla presente mail, il calcolo dei parcheggi attorno al centro storico come illustrato dall’assessore Monachesi. Cordiali saluti.”

I documenti allegati alla mail sono: l’aggiornamento del Piano Generale del Traffico Urbano datato aprile 2009, il Rapporto Conoscitivo del Piano Generale del Traffico Urbano fatto in precedenza (con ogni probabilità nel 2007) dagli Uffici comunali preposti, le “Proposte di linee guida sull’Aggiornamento del Piano Generale del Traffico Urbano risalenti al novembre 2006 e, infine, la Delibera di Giunta Municipale (n. 108 del 19/05/2009) in cui tutti i documenti precedentemente citati vengono inclusi nell’Adozione del Piano Generale del Traffico Urbano.

A questo punto viene naturale richiamare il comma 5 dell’art. 36 già citato che recita: “ Il Piano Urbano del Traffico viene aggiornato ogni due anni” e viene spontanea una riflessione: su questo aspetto del Piano Urbano del Traffico c’è stata evidentemente (almeno negli ultimi anni) una totale mancanza d’informazione e un’assenza di pubblicità, tanto che nemmeno lo stesso assessore Monachesi  è riuscito a rispondere esaurientemente  alla mia richiesta di approfondimento. Inoltre, non ha  risposto ad un’altra mia domanda fondamentale: “E’ possibile che la discussione di un piano strategico così importante  come quello del traffico urbano non sia di competenza del Consiglio comunale e che venga demandato esclusivamente alle scelte di una giunta un documento che potrebbe determinare la buona e la cattiva sorte di un’intera città?

L’INFORMAZIONE PUBBLICA È FONDAMENTALE in questi casi perché, se è vero che i cittadini devono rispettare i regolamenti comunali, sono anche i cittadini che devono essere in condizione ed agevolati nel poter verificare se queste regole vengono fatte rispettare, e ciò non avviene nonostante Open Municipio.

Sebbene ogni anno la Giunta destini alla viabilità una quota importante (50%) degli introiti derivanti dalle sanzioni amministrative pecuniarie (multe) previste dal Codice della strada, con importi di qualche centinaio di migliaia di euro, è importante sapere che parte di questi proventi dovrebbero essere destinati ANCHE alla redazione dei piani di cui all’art. 36 (al Piano Urbano del Traffico).

La cittadinanza vuole sapere e gli amministratori hanno il dovere di coinvolgerla in queste scelte strategiche.

A questo punto le domande che continuano a frullarmi per la  testa sono aumentate e chiederò esaurienti risposte:

  • Perché dal 2009 non ci sono stati aggiornamenti al Piano Urbano del Traffico?
  • Perché questo strumento non è stato pubblicizzato a dovere dall’Amministrazione comunale?
  • Sono stati utilizzati parte dei fondi derivati dalle sanzioni stradali per la redazione del Piano Urbano del Traffico dopo il 2009?

Loro non molleranno mai, noi neppure.

*Consigliere comunale MoVimento 5 Stelle – Presidente III Commissione consiliare

Nella foto: il sottopasso di via Perilli che potrà essere percorso solo in un senso

 

 

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