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Cantiano diventa la piazza del gusto

Cantiano diventa la piazza del gusto

Appuntamento il 7 e 8 maggio con la visciola come ciliegina sulla torta, visto che si parla del ricco paniere dei prodotti tipici locali

Cantiano diventa la piazza del gusto Cantiano diventa la piazza del gusto

Cantiano diventa la piazza del gustoCANTIANO – La ciliegina sulla torta, se si parla del ricco paniere dei prodotti tipici cantianesi, è la visciola. Si dice visciola o amarena ? Per non incorrere in equivoci o confusioni bisogna dire che il frutto in questione non è l’amarena bensì la visciola, sebbene la denominazione appartenga ormai alla storia.

Oggi, rimesse le cose a posto, questo frutto è indicato come Prunus cerasus var. austera, il visciolo di Cantiano, appunto, coltivazione tipica iscritta nell’elenco ufficiale dei prodotti agroalimentari tradizionali della Regione Marche, pubblicati nella Gazzetta Ufficiale.

Come può un frutto così “povero” e così “amaro” produrre una meraviglia per il palato come l’amarena? Come da tradizione, le visciole che, a maturazione, si presentano di colore rosso scuro, ricche di polpa e di sugo, si puliscono dai gambi. Vengono quindi calibrate e denocciolate. Le visciole si fanno quindi cuocere nel loro liquido di governo aggiungendo lo zucchero necessario.

Questo prodotto, tipico dei mesi di giugno, luglio e agosto, può conservarsi a lungo in ambienti freschi e al riparo dalla luce diretta. Così si prepara ancora L’amarena di Cantiano, ottimo dessert da gustare “al naturale” e squisita sul gelato e dolci.

E la Storia ?

“Il duca Federico da Montefeltro, secondo il suo biografo e libraio di fiducia Vespasiano da Bisticci, “quasi non beveva vino se non de ciriege o de granate”. In seguito venne considerato un vino da donna, da omaggiare al gentil sesso per i suoi profumi, la sua morbidezza e la sua rotondità: oggi viene considerato vino da meditazione, da assaporare e degustare in compagnia, ritrovando sapori perduti, accompagnato a pasticceria tipica locale”. (Fonte: www.cerasus.it)

“Nel secolo scorso le Amarene di Cantiano furono molto apprezzate anche dalla famiglia reale italiana, tant’è che si è a conoscenza di un documento in cui Re Vittorio Emanuele II nel 1928, le ordina a una nota industria del luogo.

 

Altri riconoscimenti e onorificenze con documentazione storica antecedente il 1925, quali la Medaglia d’oro all’Esposizione internazionale di Parigi e la Croce al Merito all’Esposizione internazionale di Milano, furono conferite in passato alle Amarene di Cantiano”. (Fonte: www.morelloaustera.com)

Visciole e derivati, oggi

L’Amarena di Cantiano è oggi oggetto di iniziative imprenditoriali di nicchia, per la produzione e commercializzazione dei preparati in quantità limitate circoscritte dalla produzione locale e dalla difficoltà di raccolta. Nei punti vendita dei produttori si posso acquistare l’Amarena di Cantiano, il vino di visciole o vari tipi di confetture.

La Visciola di Cantiano è iscritta nell’elenco ufficiale dei prodotti agroalimentari tradizionali della Regione Marche, pubblicati nella Gazzetta Ufficiale (visciole e amarene di Cantiano). Info produzione: www.cantianoturismo.it

Curiosità

Al piacere del palato si associano anche notevoli proprietà curative ed alimentari, contenendo principi antinfiammatori,depurativi e disintossicanti, e il levulosio, uno zucchero assimilabile dai diabetici.

Per un fine settimana, sabato 7 e domenica maggio 2016, il cuore di Cantiano ritornerà ad essere la suggestiva cornice della manifestazione che, insieme ad altre eccellenze, eleva a principali attori del territorio non solo il PANE DI CHIASERNA, le VISCIOLE e AMARENE, ma anche TARTUFO, CARNE DI CAVALLO,BIRRA DEL CATRIA, CEREALI, SALUMI e CARNI DI PRODUZIONE

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