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La casa di terra di Ostra Vetere va valorizzata

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La casa di terra di Ostra Vetere va valorizzata

L’architetto Gianni Volpe ha presentato una interessante guida in occasione dell’inaugurazione della Sala Conferenze intitolata a Paolo Marulli presso il Polo Museale Terra di Montenovo

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La casa di terra di Ostra Vetere va valorizzata

La casa di terra di Ostra Vetere va valorizzatadi VINCENZO PREDILETTO

OSTRA VETERE – Due Giornate FAI di Primavera giunte alla 24^ edizione davvero interessanti e ricche di proposte fortunatamente favorite dal sole e dal bel tempo – sabato 19 e domenica 20 marzo – hanno splendidamente suggellato il successo di alcuni eventi dedicati ai beni culturali  organizzati dall’Amministrazione comunale di Ostra Vetere.

Dopo le visite guidate – ore 15-18,30 – da parte dei ragazzi dell’ I.C. “U. Foscolo”nelle vesti di “ Apprendisti Ciceroni” ai luoghi del FAI, la Casa di terra in Contrada Molino nei pressi dell’Area Archeologica “Le Muracce” zona Pongelli ed il pregevole Palazzo Buti nel centro storico della sempre accogliente e pulitissima Ostra Vetere, sabato alle 18,30, di fronte al numeroso pubblico di cittadini, turisti e soci del FAI, il sindaco, ingegner Luca Memè, affiancato dal suo staff, da alcuni operatori del complesso museale e dall’ospite relatore architetto Gianni Volpe, nonché dall’unico discendente in vita della famiglia Marulli (il professor Federico Marulli) e dagli ultimi due fattori rimasti delle famiglie di mezzadri della vecchia azienda agricola della famiglia, col rituale taglio del nastro ha inaugurato all’interno del vasto ed articolato  Polo Museale Terra di Montenovo l’ampia Sala Conferenze intitolata a Paolo Marulli (può accogliere almeno 100 persone comodamente sedute) e subito dopo ha consentito  la visita esterna agli  attigui locali della costituenda Raccolta Azienda Agricola Marulli.

Nel lungo corridoio sullo sfondo fa bella mostra di sé un’enorme bilancia, unico esemplare rimasto in Italia fabbricato in Ancona; prima dell’ingresso alla Sala è collocato uno scivolo in legno per le balle di grano e di seta, mentre alle pareti si possono ammirare alcuni quadri a vetro che illustrano la raccolta e lavorazione del baco da seta. Il sindaco ha dato il benvenuto suo e dell’Amministrazione comunale al relatore architetto Gianni Volpe, al professor Federico Marulli, giovane pronipote di Paolo – ed unico discendente in vita della famiglia -, giunto da Bologna con la moglie (che a fine cerimonia ha voluto salutare e ringraziare gli organizzatori ed il pubblico) e, naturalmente, a tutti i presenti, sottolineando al tavolo per la cerimonia ufficiale di apertura  che la nuova Sala è stata così intestata a Paolo Marulli. Ci riferiamo al capostipite morto nel 1853 ed esponente dell’omonima famiglia che, negli anni scorsi, ha fatto dono al Comune di Ostra Vetere delle attrezzature e dei materiali documentari provenienti dalla storica e rinomata Azienda agraria.

E’ oggi giusto e doveroso ricordare che l’Azienda Marulli ha operato proficuamente nel territorio della media valle del Misa per quasi due secoli fino al 1970, distinguendosi soprattutto nei settori della coltivazione del grano, della bachicoltura, dell’olivicoltura e della viticoltura. Il primo cittadino ha pure aggiunto che per costituire e completare la nuova sezione museale riservata alla Raccolta strumentale ed archivistica  dell’Azienda Agraria Marulli, una volta conclusi i lavori di ampliamento e ristrutturazione, sono stati destinati parte degli ampi spazi già restaurati a piano terra e parte dei sotterranei, dove un tempo si svolgeva quasi tutta l’attività di immagazzinamento e conservazione dei prodotti propri dell’azienda. Siamo soddisfatti e consapevolmente fieri che il complesso di questi ambienti monumentali costituisca un vero “palazzo in forma di città”, in quanto l’edificio sito in Piazza Satellico contiene già la sede della Biblioteca Civica ed altre istituzioni culturali quali l’Archivio storico comunale, l’Ufficio informazioni ed accoglienza turistica, il Fondo librario della Biblioteca Francescana ed il Museo Civico Parrocchiale “Maria Crocifissa Satellico”.

A questo punto, il sindaco ha passato il microfono all’architetto e storico dell’architettura Gianni Volpe, in qualità di consulente incaricato della realizzazione del progetto d’ampliamento della sede espositiva del Polo museale Terra di Montenovo. Questi, illustrando analiticamente e confrontando nei minimi dettagli una serie di diapositive – su vari tipi di “case di terra” – realizzate durante i suoi viaggi di ricerca in Sudamerica, Africa, Europa , nelle Marche e nelle regioni confinanti, ha catturato l’attenzione curiosa e partecipe del pubblico e successivamente ha presentato, inoltre, la nuova guida dedicata alla Casa di terra di Ostra Vetere, altro elemento storico della cultura popolare locale. Tale Casa, sabato e domenica luogo selezionato dal FAI per le visite guidate, è oggi di proprietà comunale ed è stata accuratamente restaurata in modo congruo alcuni anni addietro con il contributo della Soprintendenza ai monumenti delle Marche. Viene anche rimarcato che il Palazzo Marulli, acquisito dal Comune a fine anni ’90 è stato oggetto  di un primo progetto di recupero per il riuso funzionale conclusosi nel 2004: oggi costituisce senza dubbio un’imponente struttura di grande pregio architettonica suddivisa in settore residenziale e complesso storico-culturale.

Il Comune di Ostra Vetere, inoltre, dal 2011 sta provvedendo al riordino ed alla catalogazione informatica. Dopo l’applaudito contributo critico di Gianni Volpe, a tutti i presenti è stato fatto gradito omaggio di una copia della preziosa ed utile guida. Rimanendo poi nell’ambito del tema della cultura popolare e delle tradizioni agricole montenovesi, si è svolta alle 19,30 l’interessante presentazione del libro”I racconti della rola” di Giordano Mancini, pubblicato da Iobook Senigallia, con la proficua intervista all’autore ed alcune letture di brani eseguite dall’editrice e giornalista Catia Ventura. Ne è seguìto un vivace dibattito col pubblico grazie alle testimonianze dirette e concrete di alcuni ex mezzadri nonché di due esponenti della famiglia Marulli seduti in prima fila sulla vita quotidiana, sulle varie attività e consuetudini stagionali e sull’agricoltura locale del secolo scorso fino all’abbandono della mezzadria.

Ringraziando vivamente il relatore e consulente Gianni Volpe, gli ospiti invitati, il pubblico per l’ascolto attento e partecipe, l’attivissima Pro Loco Ostra Vetere, l’Associazione Sportiva Ruzzola e tutti gli operatori del Polo Museale per  la fattiva collaborazione, il Sindaco Memè ha invitato i presenti a spostarsi nell’accogliente cantina di Palazzo Marulli, tante volte sicuro rifugio per bambini, donne, uomini non al fronte  ed anziani durante i frequenti e temuti bombardamenti aerei della seconda guerra mondiale, per trascorrere un gradevole momento conviviale degustando alcuni piatti e prodotti tipici della cucina contadina marchigiana accompagnati da un bel bicchiere di verdicchio locale.

Domenica 20 marzo,sia al mattino che al pomeriggio, si è riscontrata un’ottima affluenza di turisti e soci del FAI per le visite guidate alla Casa di terra ed in particolare al Palazzo Buti, dove si è potuta ammirare la famosa camera da letto con l’alcova, straordinario esempio di decorazione a stucco di fine Seicento. Un’opera che raramente è consentito vedere e che la critica ha messo in relazione con il celebre artista palermitano Giacomo Serpotta.  Dalle 18 alle 19,30 circa il pubblico accorso al Polo Museale ha potuto seguire ed apprezzare il bel Concerto del Coro ANC dell’Ispettorato Marche ottimamente diretto dal Maestro Stefano Olivi. Anche la seconda Giornata FAI di primavera si è simpaticamente conclusa in cantina con un brindisi augurale e le degustazioni di alcuni prodotti tipici locali.

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