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Buona affluenza di pubblico per la mostra “La Donna e le sue Arti”

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Buona affluenza di pubblico per la mostra “La Donna e le sue Arti”

La rassegna del Gruppo Fluire ancora in corso all’Expo-Ex fino a domenica sera

Buona affluenza di pubblico per la mostra “La Donna e le sue Arti” Buona affluenza di pubblico per la mostra “La Donna e le sue Arti” Buona affluenza di pubblico per la mostra “La Donna e le sue Arti”
di VINCENZO PREDILETTO

SENIGALLIA – Notevole e sorprendente gradimento da parte dei visitatori sta riscuotendo la mostra collettiva “La Donna e le sue Arti” proposta dal Comune di Senigallia come prima iniziativa culturale nel mese di marzo dedicato alla donna, allestita con amorevole cura e passione dal Gruppo artistico “Fluire” coordinato da Ely Riccialdelli ed in corso di svolgimento presso le storiche sale della Galleria Expo-Ex fino a domenica sera 13 marzo. Il rituale taglio del nastro è stato eseguito venerdì pomeriggio alle 18 dall’Assessore alle Pari Opportunità  Ilaria Ramazzotti,che ha commentato positivamente il ricco allestimento e l’idea originale dell’unione di  arti diverse,alla presenza del prof. Mario Cavallari, portavoce del Sindaco Mauro Mangialardi, impegnato come pure l’assessore alla Cultura Simonetta Bucari in altri eventi concomitanti, del docente e critico Maurizio Cesarini (presente peraltro in mostra con una sua opera) che ha presentato le creazioni artistiche del Gruppo ai numerosi invitati ed ospiti appassionati d’arte giunti anche da Ancona e Pesaro. All’ingresso è posta una gigantografia della scultura raffigurante la mitica “Penelope” simbolo dell’Amore fedele (collocata da 10 anni sulla punta più estrema del molo di levante e donata alla città di Senigallia) realizzata dall’artista Gianni Guerra.

Nella prima sala sono esposti alcuni quadri di Mara Montesi, docente di scienze umane e storia dell’arte, ispirati alla mamma sarta, più un delizioso paravento dipinto di mimose . Nella seconda sala ci colpiscono le opere dell’artista pesarese Rossella De Stefani, cariche di forte e delicata sensualità ed evocative del mistero e della complessità dell’animo femminile. La terza sala accoglie le opere in bassorilievo di ceramica su supporto in legno di Monica Sbarbati (“Le Bagnanti”, un “com’eravamo” su riconversione in creta di una foto d’epoca;”Donne al mare” e “Trebbiature” con donne intente al lavoro). Nello spazio a destra in bella evidenza alcune opere di Noemi Grossi,  ispirate alla sensualità ed alla cura particolare del corpo. Nell’ampia e centrale 4^ sala, a sinistra tre opere del bravo e sensibile artista ostrense Andrea Mattiussi – in futuro si firmerà Marchegiani – (“La donna e la sua femminilità nel passato”, “Bouquet di fiori” e “Madonna con bambino”, bozzetto preparatorio per incisione in acquaforte ricavato da un disegno del celebre Beccafumi.

Al centro della sala notiamo le originali realizzazioni di Dasior (l’estrosa e geniale Simona Riccialdelli), un Vassoio contenente una serie di sassi colorati e disegnati a mo’ di cioccolatini e biscotti a prefigurare la dolcezza nascosta delle arti femminili accanto ad una scatola originale di cioccolatini Vanessa; un collage con Sofia Loren al centro che rappresenta la femminilità sensuale degli anni 50-60 che provoca con lo sguardo, attorniata da labbra rosse ammiccanti, ragazze con lato B in varie pose con abiti intimi e luccichini; sulla parete di fronte, un cartellone con sagoma femminile, (che la stessa Dasior definisce il proprio autoritratto in quanto ne rispecchia la personalità estrosa, il proprio vero essere)ricoperto da materiali ed oggetti riciclati, un toulle rosso sopra la testa,orecchie formate da conchiglie di mare, bocca larga e carnosa, corpetto nero ricavato da uno stivaletto tagliato, tronco coperto da un paio di mutande di pizzo tagliate a metà che finiscono al perizoma, 5 quadratini per lato che rappresentano le unghie smaltate sia per le mani che per i piedi in basso, mentre  la cornice è riempita di rossetto con luccichini color neutro. Infine, un piccolo quadro simile ad un fumetto che rimanda ai celebri Qui, Quo, Qua, con occhi truccati e labbra rosse carnose. Si tratta di geniali ma bizzarre realizzazioni composte solitamente nelle ore notturne, come simpaticamente ci attesta Dasior. Nella 5^ sala a destra si possono ammirare tre splendidi abiti in stile imperiale e 5 pezzi di bigiotteria creati e pensati da Eleonora Minouche per una donna immersa in un ambiente di favola, che vive di un fascino regale come se dimorasse in un castello e che li indossa in occasioni speciali – abito giallo di raso e cotone per il mattino,celeste lungo di raso e macramè  per il pomeriggio e fucsia di raso, macramè e cristalli svarovski, elegante sensuale da sera. La bravissima Eleonora precisa che gli abiti sono ricamati a mano, corredati da collane realizzate con materiale vintage di recupero e dipinte a mano. Al centro della sala sono esposte alcune opere di Anna Barucca ( Autoritratto, donna elegante e scollata distesa con brocca d’acqua; Ritratto di ragazza col melograno), a sinistra due quadri dell’artista pesarese Andrea Bertuccioli (Una ragazza seduta in atteggiamento pensoso, ispirata probabilmente ad un amore vissuto; Una donna in abito da sposa che ascolta all’aperto vicino al mare un brano di alcuni violinisti). Nella sesta sala ci soffermiamo davanti ai due quadri in acrilico e pastello di Chiara Marinelli (Una donna di profilo  dallo sguardo malinconico immerso nella profondità dell’animo e dell’infinito, con i capelli svolazzanti in orizzontale che sembrano allontanare i pensieri tristi in attesa di un cambiamento o di una rinascita vitale; Due donne di profilo appoggiate sulle spalle , con sguardo sognante quasi in estasi,che si danno forza per ricaricarsi d’energia ed aprirsi a lieti eventi.

Nelle nicchie a sinistra balzano agli occhi due opere , che si possono definire informali – astratte, di Michele Sanna ( Donna sdraiata, col broncio come se fosse stata sedotta e abbandonata; Donna viziata in salotto che fuma con entrambe le mani, sdraiata con le gambe incrociate). Arriviamo nell’ultima sala dove Ely, la brava coordinatrice e guida del Gruppo FLUIRE, ci presenta le sue creazioni ispirate all’ Energia femminile: 1- Esplosione floreale di colori; 2- Donna indiana;3- Geisha, a rappresentare l’arte dell’amore servizievole; 4- Donna di colore con bimbo in braccio, simbolo della maternità; 5- Due donne arabe sotto una palma; 6- Due donne orientali incinte vestite sontuosamente e circondate da petali che le conferiscono luminosità. Sulla parete centrale spicca, in chiusura, il quadro della talentuosa e promettente Endy Sulejmani, tredicenne residente a Senigallia che frequenta la II^ media alla Fagnani ( Una donna adulta in classico abito borghese ottocentesco), mentre sulla parete opposta troviamo la composita opera creata per l’occasione dal critico ed artista visivo Maurizio Cesarini (Composizione ispirata alla parte femminile che c’è in lui, come in altre performance da trasformista realizzate negli anni ’70).

Ecco così tratteggiato, intervistando ad uno  ad uno artiste ed artisti presenti, uno stimolante percorso espressivo che vuole celebrare la figura femminile attraverso i differenti linguaggi e generi artistici dei componenti il Gruppo “FLUIRE”. All’indomani e nei giorni successivi all’inaugurazione hanno fatto gradita visita l’Assessore alla Cultura Simonetta Bucari, l’Assessore al bilancio Gennaro Campanile accompagnato dal consigliere Luca Santarelli e tanti turisti italiani e stranieri, alcuni francesi, i quali hanno firmato la loro presenza e lasciato lusinghieri apprezzamenti critici per il pregevole allestimento dedicato con amore e grazia all’universo femminile.

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