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Le poesie del Belli conquistano Marzocca

Le poesie del Belli conquistano Marzocca

Nella biblioteca Luca Orciari un tuffo nel passato con i versi in romanesco presentati da Manlio Baleani con il gruppo teatrale QUATTROaMILLE

SENIGALLIAmarzoccabelli000 (2) SENIGALLIAmarzoccabelli000 (3) SENIGALLIAmarzoccabelli000 (5) SENIGALLIAmarzoccabelli000 (6) SENIGALLIAmarzoccabelli000 (8) SENIGALLIAmarzoccabelli000 (9) SENIGALLIAmarzoccabelli000 (13)SENIGALLIA – Tra le iniziative organizzate nella biblioteca “L. Orciari” di Marzocca per la festa della donna, ha riscosso notevole successo la presentazione in forma di recital del libro “La vita de le donne nei sonetti di Giuseppe Gioachino Belli” di Manlio Baleani, un esperto di poesia dialettale moderna, autore di diverse pubblicazioni sull’argomento, tra le quali “La Grande Guerra nella letteratura dialettale marchigiana”.

La piacevolissima serata – alla quale hanno assistito, tra gli altri, l’assessore Ilaria Ramazzotti (che ha portato i saluti dell’amministrazione comunale), il prof. Mario Cavallari e Mauro Pierfederici come rappresentanti del comune, nonché il presidente della Deputazione di Storia Patria per le Marche prof. Gilberto Piccinini – è stata introdotta dallo storico dell’arte Donato Mori, organizzatore dell’evento, dopodiché il Gruppo teatrale QUATTROaMILLE dell’AssoBelliMarche (Fabio Evangelisti, Marilena Venturi, Palmira Frezzotti e Stefano Brega diretti da Cristiano Cerioni) si è esibito nella lettura di circa 20 sonetti del poeta romanesco per eccellenza presentati da Manlio Baleani, veri e propri ritratti di popolane semianalfabete ma argute e furbe e satire su episodi di vita quotidiana d’incredibile attualità, come l’amore tra uomo e donna, i bisticci tra fidanzati, le chiacchiere tra comari, il mai dimenticato “mestiere più antico del mondo”, il rapporto con il confessore (allora) e con lo psicologo (oggi).

A caratterizzare maggiormente questo tuffo nel passato ha contribuito anche la partecipazione straordinaria di Gabriele Carbonari (cantautore e insegnante di musica senigalliese) che ha cantato alcuni stornelli, una serenata e una ballata di cantastorie tratti dal repertorio tradizionale romanesco dell’Ottocento, accompagnandosi con la chitarra. Un graditissimo fuori programma, infine, è stato la lettura da parte della poetessa e contessa Silvana Acqua, romana di nascita, ma residente da decenni a Marzocca, di una sua poesia nel dialetto nativo dedicata alla donna.

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