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Attività balneari da tutelare, nuove proposte da Marotta

Attività balneari da tutelare, nuove proposte da Marotta

Attività balneari da tutelare, nuove proposte da Marotta

Nella Casa del Turismo si è svolto un partecipato convegno organizzato da Area Popolare e Progetto Fano Sono intervenuti l’on. Sergio Pizzolante, Mirco Carloni ed Aramis Garbatini

Attività balneari da tutelare, nuove proposte da Marotta Attività balneari da tutelare, nuove proposte da Marotta

MAROTTA – L’on. Sergio Pizzolante, Mirco Carloni ed Aramis Garbatini lanciano proposte per tutelare le attività balneari Sì è svolto oggi nella Casa del Turismo di Marotta un partecipato convegno organizzato da Area Popolare e Progetto Fano intitolato “Il turismo e la città oltre la visione europea. Le novità sulla Bolkenstein e le proposte”, che ha visto come protagonista il mondo delle imprese balneari.

A relazionare, oltre al consigliere comunale di Progetto Fano Aramis Garbatini e al consigliere regionale Mirco Carloni, era presente l’on.Sergio Pizzorante, deputato del gruppo Area Popolare che da anni segue in Parlamento la complessa materia. Aramis Garbatini introducendo il dibattito ha ricordatato che: “Nella sola regione Marche il settore conta 2000 operatori balneari e quasi 20.000 occupati considerato anche l’indotto. Oggi questa situazione è a rischio a causa della direttiva europea Bolkenstein che annulla la possibilità di rinnovo automatico per le concessioni demaniali e che vorrebbe assegnare le concessioni tramite aste pubbliche”. Il consigliere regionale di Area Popolare Mirco Carloni, presentatore in consiglio regionale di una mozione che mira proprio alla tutela del settore, ha cercato di sottolineare l’importanza dei prossimi mesi: “L’attuale situazione è preoccupante per il futuro dei bagnini. Con questo caos si stanno frenando gli investimenti e si sta minacciando la sopravvivenza di imprese molto spesso a gestione familiare. Inoltre l’applicazione della direttiva Bolkenstein rappresenterebbe un duro colpo anche per il made in Italy con il rischio concreto che importanti pezzi dell’economia turistica e del patrimonio naturale del Paese possano finire in mano di grandi gruppi turistici internazionali”.

“Per questi motivi – ha continuato Carloni – ho presentato una mozione in consiglio regionale che mira soprattutto a creare un fronte unico delle regioni italiani, a chiedere un intervento del governo nazionale e a legiferare immediatamente sulla materia consentendo un doppio binario tra le concessioni esistenti concedendogli un periodo transitorio di quarant’anni e le nuove concessioni da assegnare con pubblica gara”. L’on. Pizzolante (AP) ha spiegato come si sta muovendo il Parlamento: “La proroga fino al 2020 doveva essere solo transitoria e servire per trovare una soluzione definitiva in seguito , ma su questa pende il parere negativo espresso dalla Corte di Giustizia Europea. Occorre che il Governo intervenga rapidamente. Ci sono migliaia di operatori che hanno investito e creato impresa in questo Paese che devono avere certezze. In Italia c’è ancora spazio di crescita per il settore e per questo nella legge stabiliremo che l’evidenza pubblica si attua laddove non ci siano già concessioni in essere . Nelle aree dove ci sono già imprese va costruita una fase di transizione che deve essere abbastanza lunga per tutelare l’investimento, al termine della quale non vanno fatte aste , ma vanno stabilite regole precise riconoscendo il valore reale dell’impresa e introducendo la premialità. Su questo impianto stiamo costruendo una legge che vada bene in Italia, ma che sia accettata anche nella trattativa con l’Europa”. All’incontro hanno partecipato decine di bagnini, oltre a responsabile dei settori di Confartigianato , CNA e Confcommercio.

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