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Trecastelli, è legittimo l’appalto all’Undicesima Ora?

Trecastelli, è legittimo l’appalto all’Undicesima Ora? Se lo chiedono i consiglieri comunali Giuseppina Fattori e Nicola Peverelli

Trecastelli, è legittimo l’appalto all’Undicesima Ora?TRECASTELLI – “L’art. 5 comma 1 della L. 8/11/1991n. 381 così come modificato dall’art. 1 comma 610 della legge n. 190 del 23/12/2014, cosiddetta “legge di stabilità 2015” impone che anche cooperative sociali di tipo “B”, siano sottoposte a procedure selettive per l’affidamento di servizi da parte delle pubbliche amministrazioni. Cosa che non è avvenuta – affermano in una nota i consiglieri comunali Giuseppina Fattori (Lista civica Solidarietà Partecipazione) e Nicola Peverelli (Lista civica Trecastelli ai cittadini) – all’atto dell’affidamento della gestione del Museo Nori de’ Nobili alla cooperativa sociale di tipo B Undicesima Ora. Ci sono quindi fondati dubbi sulla legittimità dell’atto approvato a maggioranza dal consiglio comunale, il quale, con delibera n. 15 del  18/3/2015 aveva provveduto ad annullare un precedente bando pubblico e optato per l’affidamento diretto di tale servizio. Non ci sembra il modo migliore per amministrare un bene pubblico così importante e che è costato più di un milione di Euro, che appare sempre tristemente vuoto. Difatti è stato annullato un bando pubblico per effettuare un affidamento diretto di un servizio per il quale la legge prevede di effettuare una selezione: una singolare idea di trasparenza e imparzialità della pubblica amministrazione.

“Si motiva l’annullamento del bando con il mutato scenario nel quale l’amministrazione si trovava a muoversi, caratterizzato da una forte impronta del turismo religioso. Durante pubblici consessi alcuni amministratori avevano inoltre spericolatamente menzionato collegamenti con Loreto e altri centri importanti della spiritualità nel nostro territorio, inoltre nella delibera si legge: “Individuare come ulteriore elemento di forza della adesione al progetto, la recente consegna alla collettività del  Comune di Trecastelli, della reliquia del Santo Patrono, Giovanni Paolo II, che verrà custodita in un apposito spazio espositivo permanente e fruibile per i fedeli, all’interno della chiesa parrocchiale di San Pellegrino V.M. di Ripe, attualmente in fase di ristrutturazione e che sarà portata a compimento dei lavori entro il mese di giugno 2015, con conseguente afflusso e gestione del turismo religioso” Ci chiediamo se e dove è allocata tale reliquia e dove siano i flussi di turismo religioso, quali siano stati i benefici per la comunità, dal punto di vista culturale, spirituale e anche, perché no, economico, visto che il turismo dovrebbe essere una delle voci principali dell’economia locale. Sono domande retoriche evidentemente, tutti i cittadini che passano in piazza sanno che il museo e l’intera struttura, che comprende un ufficio turistico, un centro studi sulla donna nell’arte contemporanea e una biblioteca, tutti coloro che per vari motivi vi transitano vedono che la struttura purtroppo è sempre vuota, con grande spreco di denaro pubblico.

“All’approssimarsi della scadenza dell’affidamento dell’appalto di gestione del Villino Romualdo facciamo un serio appello all’amministrazione affinché garantisca i requisiti di regolarità nella gestione futura. Anche se l’eventuale atto illegittimo non riguarda la cooperativa beneficiaria, facciamo appello anche a quest’ultima, agli elevati valori spirituali che guidano la sua azione, affinché rifiuti occasioni di introito economico laddove ci sia un ragionevole dubbio, come in questo caso, o anche il lieve sospetto di un beneficio illegittimo. Ci rendiamo disponibili per collaborare ad una radicale ridefinizione della linea gestionale del museo e dei servizi connessi, mettendo a disposizione tempo, energie e competenze che non mancano nei nostri gruppi consiliari e nelle liste civiche di riferimento. E’ ancora più urgente che in passato un ripensamento di tutte le politiche culturali, le quali, a fronte di massicci investimenti, non producono risultati apprezzabili, a partire dalla gestione del museo.

“Che una struttura con così grandi potenzialità sia frequentata quasi esclusivamente da figure istituzionali o collaboratori – si legge sempre nel comunicato dei due consiglieri comunali di opposizione -, ma non sia in grado di intercettare cittadini e tanto meno turisti è una sconfitta per tutto il nostro territorio”.

Nella foto: i consiglieri comunali Nicola Peverelli e Giuseppina Fattori; in alto la palazzina che ospita il Museo Nori de’ Nobili

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