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Rivivono a Corinaldo gesti antichi e un po’ speciali

Rivivono a Corinaldo gesti antichi e un po’ speciali. Una iniziativa promossa dall’associazione Generazioni Storie Orizzonti

Rivivono a Corinaldo gesti antichi e un po’ specialiCORINALDO – Gli antichi gesti della semina e della coltivazione riprendono forma a Corinaldo, rievocando una tradizione pasquale molto speciale. Il giorno delle Ceneri i contadini seminavano grano, ceci, vaccia, favino e li coltivavano al buio, per quaranta giorni, fino al giorno del Giovedì Santo quando queste piante biancastre e con forme particolarissime andavano ad ornare l’altare dove è custodita l’Eucarestia, detto “Sepolcro”. Era una ricorrenza lieta e seria insieme, dalle campagne giovani, donne, anziani, facevano chilometri a piedi per andare a vedere queste pianticelle bianche. Chi ha avuto negli anni passati la costanza di rievocare questa tradizione ha la sensazione di fare qualcosa di speciale, un atto antico di secoli. Chi volesse cimentarsi può prendere i sacchetti coi semi in fondo alla Chiesa di San Francesco, dove verranno lasciati al termine della cerimonia delle Ceneri che si svolgerà mercoledì sera.

E’ una iniziativa promossa dall’associazione Generazioni Storie Orizzonti, che si occupa, tra l’altro della raccolta e della valorizzazione delle narrazioni orali. Collaborano il comune di Corinaldo, il centro giovanile Corilab, la parrocchia S. Pietro Apostolo, la Casa di Riposo S. Maria Goretti e numerose famiglie corinaldesi, con il supporto della BCC di Corinaldo. I semi vengono messi a disposizione dagli organizzatori. In casa bambini, giovani e anziani insieme, possono seminare in normali vasi e poi individuare un posto buio, un vecchio scaffale ad esempio, o un ripostiglio. Vanno innaffiate il meno possibile, un consiglio pratico è mettere molti semi, poca terra sopra e mettere il vaso sopra un panno imbevuto di acqua, in modo tale che la terra assorbe. E’ una usanza che appartiene alla religiosità popolare di un tempo, lontana da quella attuale, ma anche una occasione per compiere un gesto speciale, lontano dalla fretta e dallo stress, perché per realizzare qualcosa di bello e delicato serve attenzione, calma e cura. E alla fine è una piccola soddisfazione.

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