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Presentato il libro di Gianfranceschi e Marchini

Presentato il libro di Gianfranceschi e Marchini. Haiku e illuminazioni, una bella opera illustrata al Musinf di Senigallia dal professor Bugatti

Presentato il libro di Gianfranceschi e Marchini Presentato il libro di Gianfranceschi e Marchini Presentato il libro di Gianfranceschi e MarchiniSENIGALLIA – “Glauco Gianfranceschi e Massimo Marchini” premette il prof. Bugatti, direttore del Musinf “amano la ricerca di per sé, come sperimentazione continua”. Li propone dunque come esempio e sostiene che “se i giovani, che frequentano il Museo dell’Informazione di Senigallia, seguissero il loro esempio diventerebbero curiosi instancabili al tempo giusto”. Infatti, vedendo Marchini, si chiederebbero ragione del miracolo fotografico ed emigrerebbero dalla nuvola mediatica su cui vivono. Vedendo Gianfranceschi, capirebbero il piacere di dipingere tutti i giorni lo stesso quadro cercando un esito diverso.

“L’haiku” spiega ancora i il prof. Bugatti, “come si deriva dal nome, è prima di tutto ludico e a i due poeti senigalliesi,  in tandem, davvero il clima ludico si confà”. Massimo Marchini e Glauco Gianfranceschi cercano pervicacemente le conferme alle scoperte che derivano dalle illuminazioni fotografiche. La loro è un’attraente ricerca haiku, che attira anche per l’originale ed abbondante salsa fotografica di sapore verbo-visivo.

Glauco Gianfranceschi è nato a Senigallia nel 1944. Si è laureato in Lettere Moderne a Roma, allievo di Natalino Sapegno e Walter Binni. Per un quarantennio ha insegnato Letteratura Italiana presso l’Istituto Tecnico “E. F. Corinaldesi” di Senigallia. Ha lungamente collaborato con i quotidiani  “Il Corriere Adriatico”, “Il Resto del Carlino “ e le radio locali. Ha gia’ pubblicato le raccolte di poesie “Senza rancore” (2007), “Risorse nascoste” (2008), “Via dei sogni” (2009), edite dalla Mediateca delle Marche. Nell’ultimo quinquennio ha iniziato un percorso di ricerca nella pittura in acrilico e nell’incisione a puntasecca su lastre di zinco e rame. Inoltre, ha riscoperto il gusto per il disegno a china, eredità delle esperienze giovanili in ambito scolastico.

Massimo Marchini è nato a Senigallia nel 1957. Da sempre appassionato di fotografia ha maturato anche esperienze nel settore professionale che hanno contribuito alla sua formazione artistica. Fa parte del gruppo fotografico F7 di Senigallia (attivo da piu’ di 25 anni e del quale è uno dei soci fondatori) con il quale ha partecipato a numerose esposizioni collettive in varie citta’. Da qualche anno collabora in qualità di docente alle attività del Musinf (Museo Comunale d’ Arte Moderna, dell’Informazione e della Fotografia). Per il Musinf  cura la sezione di Fotografia Stenopeica  in qualità di coordinatore dell’Archivio. Ama sperimentare e cimentarsi con ogni tipo di materiale sensibile (dalle pellicole Polaroid alle antiche tecniche di stampa fino agli attuali lavori con l’utilizzo del collodio umido) senza disdegnare però l’utilizzo della tecnologia digitale.

Nelle foto: il prof. Glauco Gianfranceschi in uno scatto di Massimo Marchini; Gianfranceschi e Marchini in uno scatto di Marco Mandolini; e la copertina del libro presentato

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