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FANO / I consiglieri 5 Stelle chiedono al sindaco di fare chiarezza sul futuro dell’ospedale Santa Croce

FANO / I consiglieri 5 Stelle chiedono al sindaco di fare chiarezza sul futuro dell’ospedale Santa Croce

FANO / I consiglieri 5 Stelle chiedono al sindaco di fare chiarezza sul futuro dell’ospedale Santa CroceFANO – Dopo aver appreso quanto avvenuto durante l’assemblea di Area Vasta, Marta Ruggeri, Hadar Omiccioli e Giovanni Fontana, consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle di Fano, hanno presentato una interrogazione da inserire nell’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale previsto per il 9 marzo, per chiedere conto al sindaco Seri del suo atteggiamento ritenuto “ambiguo” se confrontato con quanto precedentemente dichiarato.

Questo il testo:

Oggetto: Interrogazione relativa alla condotta del Sindaco Seri in Assemblea di Area Vasta

I sottoscritti Marta Ruggeri, Hadar Omiccioli e Giovanni Fontana, consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle – Fano,

PREMESSO CHE

  • Nel corso dell’Assemblea dei Sindaci di Area Vasta tenutasi in data 22 febbraio 2017, il Sindaco Massimo Seri ha affermato che l’ospedale “Santa Croce” è un punto di riferimento non solo per la città di Fano ma anche per le vallate del Metauro e del Cesano, presentando un bacino di utenza di 140.000 abitanti; per questo ha rivendicato che a Fano sia mantenuto un “presidio ospedaliero vero”, con un pronto soccorso in grado di affrontare anche i codici rossi, reparti di medicina e chirurgia d’urgenza e diagnostica; inoltre ha dichiarato che, pur non avendo preclusioni nei confronti del privato convenzionato, proviene da una cultura politica che predilige il sistema sanitario pubblico, per cui gli operatori privati dovrebbero essere impiegati in un’ottica di integrazione (non di sostituzione) solo laddove, dopo aver concentrato le risorse sul pubblico, quest’ultimo non sia in grado, sulla base di elementi oggettivi, di far fronte alla domanda di sanità proveniente dall’utenza;
  • Tuttavia il Sindaco non ha partecipato alla votazione relativa al cosiddetto “Patto di Piagge” e si è giustificato lamentando differenze di trattamento nella conduzione dei lavori da parte del Presidente, nonché Sindaco di Urbino, Maurizio Gambini;
  • Il “Patto di Piagge” è un documento sottoscritto da tredici Sindaci della nostra provincia per esprimere la propria contrarietà alla realizzazione di un ospedale unico e per richiedere l’immediata istituzione di un tavolo di lavoro tra Sindaci e Regione Marche per la redazione di un nuovo Piano Sanitario Regionale, nonché lo sviluppo di una rete di assistenza ospedaliera per acuti omogenea su tutto il territorio provinciale;
  • A breve, un fronte trasversale di forze politiche comincerà a raccogliere le sottoscrizioni dei cittadini per poter presentare in consiglio comunale una mozione di iniziativa popolare che impegni il Sindaco ad aderire alle istanze espresse dal “Patto di Piagge” e a promuoverle;

CONSIDERATO CHE

  • L’adesione al “Patto di Piagge” è un presupposto irrinunciabile per perseguire concretamente l’obiettivo dichiarato dal Sindaco Seri di mantenere nella nostra città un “presidio ospedaliero vero”;

INTERROGANO IL SINDACO PER SAPERE

  • Quali siano i reali motivi che lo abbiano portato a non partecipare alla votazione relativa al cosiddetto “Patto di Piagge” in Assemblea di Area Vasta;
  • Se non ritenga che questo atteggiamento sia in contrasto con la volontà dichiarata di mantenere a Fano una struttura ospedaliera pienamente operativa ed in grado di affrontare anche le più gravi emergenze;
  • Se non ritenga che la formalizzazione in Assemblea di Area Vasta del proprio sostegno al “Patto di Piagge” avrebbe avuto un valore politico tale da consentire di porre in secondo piano le ragioni tecniche asserite dal Sindaco in quella sede per giustificare il proprio rifiuto di partecipare alla votazione”.
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