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I più importanti scienziati e medici del mondo si confrontano a Fano sul tema della morte

I più importanti scienziati e medici del mondo si confrontano a Fano sul tema della morte

In vista della riunione di sabato 29 ottobre, in programma a palazzo Martinozzi, abbiamo intervistato il ricercatore fanese professor Walter Pierpaoli

I più importanti scienziati e medici del mondo si confrontano a Fano sul tema della morte

di PAOLO MONTANARI

FANO – Nasce e si sviluppa a Fano, la medicina che cura. Il progetto è portato avanti dalla Fondazione Interbion per la ricerca biomedica di base, nata a Zurigo nel 1980, il cui presidente è il professor Walter Pierpaoli, milanese di origine, che vive e lavora a Fano e a Pesaro e in qualità di ricercatore opera nei laboratori di Seattle, negli Stati Uniti.

Delle circostanze varie hanno fatto sì che questa Fondazione stia realizzando a Fano, un modello di medicina, che spazza via tutto tutto quanto è stato detto e fatto fino adesso e propone, con un trattato di medicina, pubblicato da La Metodologia scientifica, la prevenzione di tutte le malattie degenerative che conducono alla morte.

– Professor Pierpaoli, lei è noto per aver scoperto il ruolo della ghiandola pineale nel controllo della nostra crescita, fertilità, invecchiamento e persino della morte, come è stato dscusso recentemente dal 4 al 7 ottobre 2016 alla conferenza di Fano nell’ex chiesa di san Leonardo, dal titolo Perché si nuore?

“Sabato 29 ottobre, a palazzo Martinozzi, avremo una riunione con i più importanti scienziati e medici del mondo sul tema della morte”.

I più importanti scienziati e medici del mondo si confrontano a Fano sul tema della morte– Ci può spiegare meglio in che cosa consiste?

“La morte è un programma della ghiandola pineale. La morte si può modulare e questo verrà pubblicato in un libro che prossimamente verrà pubblicato in Gran Bretagna. La modulazione, essendo un programma che viene espressa attraverso la ghiandola pineale, emette una molecola che si chiama TRH e che controlla nel nostro modello osseo il mantenimento della capacità del corpo di controllare se stesso”.

– Che cos’è la morte?

“E’ la caduta della capacità del copro di controllare se stessi  E ‘ una specie di suicidio programmato. Perché si muore? Si muore perché la ghiandola pineale segnala al midollo osseo, chilogrammi di molecole, il segnale che sente di suicidarsi . L’equilibrio biologico si ferma, e succede come se un parto che dura 9 mesi, avviene il rigetto della placenta che invecchiando viene rigettata dalla madre. La morte si può controllare, le transferine sono delle molecole nel midollo osseo, portatori della nostra genetica. Se si alza il valore della transferina nel midollo, c’è il suicidio programmato. La morte si può riprogrammare in maniera indefinita e quindi con il nuovo rinascimento della medicina, si potrà superare anche la paura della morte in Occidente”.

Nelle foto: il professor Walter Pierpaoli

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