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“L’incorporazione di Morro d’Alba con Senigallia decisa nel silenzio dei palazzi della politica”

“L’incorporazione di Morro d’Alba con Senigallia decisa nel silenzio dei palazzi della politica”

Il Comitato si dichiara sorpreso per il compiacimento del presidente della Regione, Luca Ceriscioli. La fusione risulterebbe dannosa anche per il Lacrima, un vino Doc che ha fatto conoscere la cittadina in tutto il mondo

“L’incorporazione di Morro d’Alba con Senigallia decisa solo nei palazzi della politica”“L’incorporazione di Morro d’Alba con Senigallia decisa solo nei palazzi della politica”

MORRO D’ALBA – Dal “Comitato No incorporazione  con Senigallia” riceviamo questo significativo contributo al dibattito in corso, in vista del referendum.

“Apprendiamo dalla stampa che il  sindaco di Morro d’Alba  ha presentato al presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, il “progetto” di fusione per incorporazione con  Senigallia che altro non è se non una pura scelta politica di amministratori che hanno abusato del loro mandato amministrativo, maturata nei palazzi  senigalliesi  con gruppi di lavoro che non hanno lasciato traccia del loro operato, tenuta nascosta ai cittadini fin quando è stato possibile, approvata con grande fretta dal Consiglio comunale con un rullino di marcia propria delle grandi emergenze, senza dare modo alla popolazione di conoscerla e di discuterla (alcuni cittadini, ancora oggi, vengono a sapere da noi del Comitato che esiste questa questione), priva di qualsiasi parere tecnico che né supporti l’efficacia, in palese contrasto con la direttiva  regionale sull’individuazione degli ambiti omogenei ottimali, ma soprattutto colpevolmente silente su una  realtà associativa esistente  da quindici anni come l’Unione dei Comuni fra Morro d’Alba, Belvedere Ostrense  e San Marcello e sulle conseguenze sociali, funzionali e, perché no, civilistiche di una tale scelta, benedetta dal Presidente dell’Anci Regionale, parte in causa nell’operazione, oltremodo vantaggiosa per il Comune di Senigallia di cui è Sindaco,  alla faccia degli scopi statutari del consesso che rappresenta.

“L’incorporazione di Morro d’Alba con Senigallia decisa solo nei palazzi della politica”“Su tutto questo il  compiacimento del presidente della Regione Marche (nella foto con i sindaci di Senigallia e Morro d’Alba) ci sorprende non poco. Ma forse siamo di altri tempi  perché ancora crediamo che il livello istituzionale e politico debbano operare su ambiti distinti. Fino ad ora abbiamo raccolto oltre quattrocento firme di cittadini di Morro d’Alba che si oppongono al progetto di incorporazione, e riscontriamo il supporto della maggioranza dei produttori della nostra famosa Doc Lacrima di Morro d’Alba, che è danneggiata da questo progetto. Una Doc che ha reso noto il “Comune di Morro d’Alba” nel mondo, che i cittadini, con il loro lavoro, hanno fatto crescere dal primo evento avvenuto nel 1963, data della prima Sagra della Lacrima. Un’eccellenza che ha migliorato non solo l’immagine ma anche l’economia di una zona agricola sottosviluppata. Il Comitato del No, dunque, continuerà ad informare correttamente la popolazione manifestando la sua contrarietà ad un piano che pregiudicherebbe irreversibilmente la nostra Comunità”.

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