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Inaugurata ad Arcevia la rassegna Le anime del paesaggio

Inaugurata ad Arcevia la rassegna Le anime del paesaggioInaugurata ad Arcevia la rassegna Le anime del paesaggio

Con la mostra di Marco Pascarella. L’iniziativa per valorizzare la figura del botanico Gherardo Cibo. Le opere esposte al Centro culturale San Francesco fino al 27 agosto. Il sindaco Andrea Bomprezzi: “Al lavoro per recuperare l’anima del nostro territorio”

Inaugurata ad Arcevia la rassegna Le anime del paesaggio

ARCEVIA – Valorizzare la figura di Gherardo Cibo, botanico che visse ad Arcevia, l’allora Roccacontrada, nel 1.500 e i cui studi sono esposti anche alla British Library di Londra e alla Biblioteca Angelica di Roma. E’ questo l’intento del Comune di Arcevia che dedica allo scienziato la rassegna “Le anime del paesaggio”, che ha debuttato con la mostra “Gnosis” del pittore Marco Pascarella, inaugurata al Centro culturale San Francesco. “Iniziamo un percorso culturale su Gherardo Cibo e alla sua opera di amore e di descrizione del nostro paesaggio – ha detto il sindaco di Arcevia, Andrea Bomprezzi -, che si ritrova oggi nello sguardo delle opere di Marco Pascarella raccolte in questa mostra. Vogliamo, anche con questa iniziativa, continuare a individuare e recuperare l’anima del nostro territorio, che rischiavamo di perdere ma che si è salvata grazie al suo paesaggio, carta d’identità del territorio, e a chi ha saputo conservarlo e tutelarlo negli anni, al ruolo dell’agricoltura e della contadinanza, alla cultura e l’arte. Tre assi per il futuro di Arcevia su cui inseriamo questa rassegna e per i quali stiamo lavorando, insieme a Castelleone di Suasa, Barbara, Serra de’ Conti, alla nascita del distretto agroalimentare e, con nove Comuni che si trovano a cavallo fra provincia di Ancona e Pesaro, al progetto per le aree interne per promuovere una crescita culturale e uno sviluppo del territorio condivisi dalla comunità”. Ispirato al lavoro del botanico Cibo, ha annunciato Bomprezzi, “sarà anche dedicato un progetto di valorizzazione del Giardino Leopardi, con la rinascita del Cassero, disegnato da Cibo” e “la nascita di un luogo della memoria sull’opera di questo grande botanico, a cui intitoleremo anche una via, che sarà fra la porta di Santa Lucia, da lui disegnata, e il Belvedere, per la cui creazione lanceremo un concorso di idee”. Iniziative queste, ha sottolineato Gabriella Lalìa, scrittrice e curatrice della mostra, che sorgono per “formare la qualità della vita sul territorio, per coinvolgere i cittadini nello sviluppo culturale di questo territorio”.

Stesso concetto ripreso da Riccardo Picciafuoco, architetto paesaggista, che ha caldeggiato per Arcevia “che continui a soffiare questo vento ben augurante per la sua crescita”. Le opere di Pascarella, “nuvole, cielo, tramonti e paesaggio che s’incontrano”, sono state presentate dall’assessore comunale alla Cultura, Laura Coppa, che ha parlato delle “forme delle nuvole che sono come tele bianche su cui ognuno può andare a dipingere”. Pascarella ha invece illustrato il percorso creativo dei quadri presentati nella mostra, iniziato vent’anni fa “con il primo impatto con il paesaggio delle Marche”, quando partecipò alla “Rassegna d’arte G.B. Salvi” di Sassoferrato (An), opere con cui vuole “suscitare la dimensione morale in chi osserva” e che, ha aggiunto, “ritrovano nei lavori di Cibo un’evidente affinità e sensibilità verso la natura”. La mostra rimarrà aperta fino al 27 agosto.

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