Nell’estate marchigiana spopola la moda delle cene in vigna
Nell’estate marchigiana spopola la moda delle cene in vigna
Da Terracruda, a Fratte Rosa, una bella esperienza dal chiaro profilo culturale, in un perfetto ambiente bucolico
di GIUSEPPE CRISTINI*
FRATTE ROSA – Riconciliarsi con la natura e immergersi nella vigna, camminare tra i filari e degustare amabilmente vini e fine cucina ittica.
La moda delle cene in vigna, sta spopolando in questa estate marchigiana. E quella che ho vissuto a Fratte Rosa, da Terracruda, dei soci Avenanti, Berti e Lorenzetti, ha marcato un chiaro profilo culturale, in un perfetto ambiente bucolico.
Terracruda si colloca ormai come una delle cantine di riferimento delle Marche nel mondo, e lo testimonia anche lo stile di ospitalità e accoglienza che l’azienda sa offrire al turista, cliente-gourmet, con quattro splendidi, alloggi vacanza.
Di turismo esperienziale nella vigna parla Adele Berti, che con il marito Zeno Avenanti, ama visceralmente il paesaggio di una Valcesano, che regala bellezza, e rappresenta un tratto distintivo della provincia bella.
Mentre Zeno si spinge oltre, guardando al futuro, lanciando un messaggio: “parliamo sempre bene dei nostri territori e dei nostri colleghi, e abbandoniamo le gelosie lavorando assieme”.
E se i padri hanno vissuto la serata in vigna, i giovani l’hanno governata: sto parlando di Emma, Maria Vittoria, Martina e Luca. E se le tre ragazze hanno intrattenuto i circa 200 ospiti, con sorriso ed eleganza, a Luca e al suo staff, è spettato il compito di narrare i vini e la cucina. Cucina ottimamente interpretata dal Ristorante Vittoria Maris di Torrette di Fano, che ha offerto un servizio e un impiattato tra i filari davvero impeccabile, con un menù che ha alternato crudità a preparazioni piacevolmente speziate.
Di particolare interesse la presenza alla serata di un trenta per cento di stranieri, soprattutto olandesi e belgi, attratti dalla genuinità dei territori e dalla facilità di relazione tra le persone e nei luoghi.
Di impatto tra i vini, la vena rosata del Codazzo e il Bruni 54, ma da urlo l’assaggio del Bianchello del Metauro, Campodarchi 2008. Alla faccia di quelli che sostengono che il Bianchello va bevuto giovane.
Tra gli ospiti della serata ho piacevolmente ritrovato Alessio Gnaccarini, direttore COSMOB Pesaro.
*Cavaliere del gusto
Ag – RIPRODUZIONE RISERVATA - www.laltrogiornale.it