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Vanno in caserma ed aggrediscono i carabinieri

Vanno in caserma ed aggrediscono i carabinieri

Due tunisini, da tempo residenti a Senigallia, sono stati arrestati per violenza, minacce e lesioni a pubblico ufficiale

Vanno in caserma ed aggrediscono i carabinieri

SENIGALLIA – I carabinieri della Stazione di Senigallia hanno arrestato in flagranza di reato una coppia di tunisini, lui 29enne, lei 28enne, da tempo residenti a Senigallia, per i reati di violenza e lesioni a pubblico ufficiale.

I predetti, intorno a mezzogiorno, si sono presentati in caserma chiedendo di parlare con un sottufficiale. I due, ricevuti in ufficio da un maresciallo, hanno lamentato in modo provocatorio che stavano avendo dei problemi con la loro banca a causa della denuncia nei confronti della donna che la Stazione aveva inviato all’Autorità Giudiziaria, pretendendo che la stessa venisse annullata. In effetti, la tunisina, la settimana scorsa, era stata denunciata a piede libero per ricettazione e falsità materiale per via di alcune ricette false presentate in alcune farmacie per acquistare un farmaco derivato dell’oppio.

I carabinieri della Stazione di Senigallia avevano perquisito la sua abitazione rinvenendo un ricettario per prescrizione di farmaci con diversi moduli in bianco ed il timbro di gomma rubati a fine maggio nello studio di un medico di Senigallia. I due tunisini, dopo che il maresciallo ha obiettato che nessuna informazioni è stata fornita ad alcuno da parte di quel comando, non soddisfatti per la risposta, sono andati in escandescenza aggredendo il militare ed un suo collega intervenuto in soccorso, profferendo nei loro confronti parole intimidatorie ed offensive, venendo comunque bloccati e resi inoffensivi. Nella circostanza, i due militari hanno riportato escoriazioni e lievi contusioni che sono state giudicate guaribili in 5 giorni dai medici del Pronto Soccorso del locale ospedale.

I due, dichiarati in stato di arresto, dopo le formalità di rito, sono stati accompagnati nella propria abitazione in regime di arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida dinanzi al Tribunale di Ancona.

 

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